Micromed Vet Natural Shampoo Ioni d'Argento

Micromed

a base di argento colloidale

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MICROMED-VET SHAMPOO NEUTRO 

    

Prodotto con Ioni d'argento

per cane e per gatto

Micromed-vet è uno Shampoo neutro per animali con argento colloidale

Lo Shampoo Micromed è idratante ed adatto alla pulizia del pelo e della cute anche in caso di varie patologie dermatologiche.

Adatto per tutte le razze canine, gatti e cavalli.

Riduce l’odore.

Con Argento colloidale, glicerina vegetale, pro-vitamina B5 (pantenolo) e succo della foglia di aloe vera sono gli ingredienti di alta qualità presenti in questo shampoo.

Ingredienti accuratamente selezionati che garantiscono una pulizia dolce e profonda ed una cura lenitiva di cute e pelo.

Dona all'animale un pelo lucido.

- PH neutro- Senza sapone ed alcali.

In caso di eczemi e/o prurito lasciar agire sulla pelle per 2-3 minuti prima di risciacquare.

In questo modo avremo una riduzione del prurito.

Gli ioni di argento contenuti nella lozione fungono come antibiotico a largo spettro.

In questo modo si disabilità l’enzima specifico indispensabile al meabolismo di tutti i funghi, batteri e virus.

Le sostanze neutre a base vegetale utilizzate per il lavaggio, garantiscono una buona tollerabilità

Privo di Additivi Chimici.

Ingredienti: Aqua, Argentum Colloidale, Aloe Vera Barbadensis, Sodium Laurel Glucos Carboxylat, Sodium Cocoyl Glutamat, Lauryl Glucoside, Glycerin, Lavandula angustifolia, Citrus bergamia, Hamamelis virginiana, Limone

Formato: Flacone  da 200ml.

Indicazioni: una piccola quantità (grande come una nocciola) è sufficiente per un cane di ca. 20 kg

Per animali di peso inferiore e/o superiore utilizzare in proporzione

Breve accenno sulle proprietà dell'argento colloidale.

Gli effetti curativi di alcuni metalli erano noti fin dall’antichità, anche se le cause delle infezioni di origine batterica non erano conosciute. Per esempio l’utilizzo dell'argento come agente purificante è riconosciuto da circa seimila anni, quando gli Egizi lo utilizzavano per purificare l'acqua che dovevano conservare per lunghi periodi. Molti popoli marinari usavano l'argento per mantenere inalterate le caratteristiche dell'acqua, del vino e dell'aceto durante i loro viaggi. Il rame era più impiegato nell’antichità sotto forma d’acqua o polvere per la sterilizzazione delle ferite; si narra che il padre della medicina, Ippocrate di Coo (V-IV secolo a.C.), raccomandava l’uso del rame per trattate le ulcere alle gambe, associate alle vene varicose. I Greci spruzzavano una polvere secca di rame sulle ferite fresche, per evitare le infezioni. Altra storia curiosa, ma sicuramente vera perché riportata in molti trattati, è quella risalente al 1300, quando la chiesa cattolica adottò l’argento per i suoi calici e vaschette onde evitare i contagi tra ecclesiastici che utilizzavano gli stessi manufatti durante la pratica dell’eucaristia. Alla fine dell’ottocento un medico tedesco (F. Crade), specializzato nelle patologie dell’occhio, arrestò un’epidemia che causava la totale cecità, a carico dei bambini in fase neo natale, con l’utilizzo di un preparato a base d’argento. Nei primi anni del 900 la polvere d’argento fu utilizzata per la cura delle malattie polmonari in modo particolare la tubercolosi. Ora gli ioni d’argento sono decisamente apprezzati nel trattamento delle ustioni e delle infezioni agli occhi, specie nei neonati. Una recentissima malattia che si presenta sempre sotto forma epidemica e colpisce le seconde vie respiratorie e che può portare alla morte, la legionella, è prevenuta attraverso l’uso di ioni d’argento.

Prima dell'avvento degli antibiotici l'argento era considerato come uno dei fondamentali trattamenti contro le infezioni ed il più potente antibiotico ad ampio spettro... totalmente "naturale". Il suo ritorno alla conoscenza ed all'utilizzo risale agli anni '70 del secolo scorso.

Gli antimicrobici sono sostanze naturali o chimiche, organiche od inorganiche, che inibiscono la crescita di batteri o funghi. La loro attività dipende da parametri quali concentrazione nel substrato, temperatura in cui operano, pH( acidità), tipologia del substrato, tipologia del microrganismo da combattere, oltre che dalla presenza di umidità ed ossigeno, potenti alimenti dei batteri e dei funghi. Altro importante uso degli antimicrobici è quale ingrediente attivo... quindi sono impiegati per mantenere la superficie in uno stato igienico, cioè pulito e sterilizzato ( per superficie nel nostro caso sono tutte quelle parti del corpo del cane che hanno bisogno di essere deterse). La loro funzione è quella di sopprimere batteri, funghi, aiutare a ridurre gli odori, proteggere in generale dai microrganismi patogeni (che danno origine ad una malattia). Gli ingredienti attivi si distinguono tra organici come il triclosano ( sostanza chimica molto diffusa ora in collutori, dentifrici, saponi ecc.) ed inorganici, come quelli a base di ioni d’argento.Quasi tutti i metalli pesanti hanno proprietà antibatteriche: oro, zinco,piombo, nichel, argento,rame, cadmio e mercurio. A causa di motivi pratici, costo d’utilizzo e sicurezza (taluni hanno un’alta tossicità) solo alcuni sono utilizzati; i più comuni sono appunto l’argento, lo zinco ed il rame. L’argento per la sua bassissima tossicità e la sua grande efficacia è lo ione generalmente più usato. Il suo utilizzo può essere concretizzato con differenti sistemi: lamina di rivestimento (molto costosa); sali disciolti in acqua (questo metodo molto utilizzato ha però una persistenza antibatterica limitata nel tempo); puro in piccolissime quantità (questo sistema, chiamato oligodinamico, è senz'altro conosciuto ed ha grande efficacia). Infine va ricordato quello più attuale e valido: incorporare lo ione d'argento in un vettore che ne regola il rilascio e la longevità. Questi catalizzatori e scambiatori possono essere altri minerali quali la zeolite, lo zinco ecc.. che diventano veri e propri vettori degli ioni. E' essenziale conoscere come lo ione agisce in modo sterilizzante sul battere. Dalle informazioni più recenti si può affermare che opera sul microbo attraverso una sorta di ingestione che distrugge subito la parete cellulare del microbo-battere (la parete cellulare è un sottile rivestimento che delimita la cellula di tutti gli organismi viventi, la separa con l'ambiente esterno e ne regola gli scambi con quest'ultimo). Questa dinamica preclude ogni possibilità di riproduzione e di funzione metabolica del germe-battere.

 

 

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